Tag: antropologia
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Antropologia del cristianesimo: Sezione 1_Alle origini del cristianesimo_Introduzione
1 – L’antropologia studia ciò che l’uomo produce; per quanto tempo lo conserva; per quale motivo lo cambia; con che cosa lo sostituisce e attraverso quali atti lo muta. Indaga, per dirla più correttamente, i fini e i mezzi che sono all’origine e nel superamento di una particolare forma storica. A tale scopo utilizza varie sollecitazioni…
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Antropologia dello spirito: Capitolo 1_Introduzione
La conoscenza è prodotta dall’esperienza, poiché unicamente l’esperienza dà garanzia o della presenza[1] o della realtà[2] dell’oggetto del pensiero e del suo andamento. Perciò, non essendo la comprensione un semplice sentire, è per sua natura complessa: comporta, infatti, l’uso di varie facoltà, che non sempre sono state acquisite o perfezionate dal soggetto conoscente. Questo dà conto della…
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Antropologia del cristianesimo: Sezione 2, Gesù di Nazareth_Premessa
Non c’è un solo episodio della vita di Gesù che sia stato riportato dai Vangeli “allo stesso modo”. Dalla nascita, alla famiglia, al battesimo, alla predicazione fino al processo, alla crocefissione e alla morte, tutto è narrato con vistose varianti che ne inficiano “la storicità”. Senza dimenticare che alcuni dei fatti raccontati dagli evangelisti e…
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Antropologia dello spirito: Capitolo 2_L’uomo senziente
L’uomo “si possiede” fin dall’inizio. È già “contenuto” in sé. Chi volesse negare la “sostanza” dell’individuo, cadrebbe in tante contraddizioni e, in particolare, finirebbe per negare l’esistere stesso, giacché ciò che esiste è “preparato”, una specie di “dono” che può piacere o non piacere, ma è comunque “consegnato” al destinatario, un’essenza predisposta che, a partire…
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Antropologia dello spirito: Capitolo 3_L’Intelletto
1 – La sensazione è un’azione rivolta verso un oggetto particolare e ancor più lo è il sentimento. Il loro procedere è induttivo, muovendo dal particolare verso il generale. L’uomo sembra che voglia liberarsi dalle nebbie che lo circondavano alla nascita e “circoscrive” ogni sua conquista. Crea strutture in cui si muove con sicurezza e da…
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Antropologia del cristianesimo: Sezione 1_Alle origini del cristianesimo_Gesù il Messia
Quando noi oggi pensiamo a Dio, pensiamo al Dio di Gesù. Anche un ateo quando nega, nega l’esistenza del Dio di Gesù. Dio per Gesù è Padre, nel senso compiuto che Egli crea, provvede e protegge. Non che queste qualità non possano essere rintracciate nelle altre religioni, ma in esse diventano secondarie rispetto al contesto…
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Antropologia del cristianesimo: Sezione 1_Alle origini del cristianesimo_Essere cristiani
Un individuo è cristiano se riconosce come certo che: Gesù ha proclamato l’avvento del Regno di Dio contro i religiosi e le autorità del suo tempo. Ha compiuto molti fatti e guarigioni, entrambi ritenuti “straordinari”. È stato crocefisso. È risorto. Su queste certezze, che rappresentano l’essenza del cristianesimo, chiunque, legittimamente, può ritenersi un seguace di Gesù. E poiché…
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Antropologia del cristianesimo: Sezione 1_Predicazione e testimonianze scritte nelle prime comunità cristiane
La preoccupazione di Eusebio di Cesarea (265-340 d.C.)[1] di stabilire quali scritti fossero accettati dalle varie “chiese” cristiane, era già una preoccupazione della stessa “chiesa primitiva” quando, a partire dal 150 d.C., aveva ritenuto “certe e attendibili” un certo numero di testimonianze intorno alla persona e alla dottrina di Gesù”, definendole verso il 200 d.C. Canone[2]. Ecco…
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La ricerca sapienzale della poesia
Tutte le azioni umane servono, in ultima analisi, a eliminare quote di sofferenza. L’uomo, fin dall’inizio della sua storia, per contrastare convenientemente la fame, l’inclemenza e l’imprevedibilità delle stagioni, è divenuto agricoltore, cacciatore, allevatore di bestiame; si è fatto costruttore di case, di utensili, acquisendo l’arte manuale necessitata dall’essersi dichiarato proprietario di terre e di roba. Il lavoro, di…
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Antropologia del cristianesimo: Sezione 2, capitolo 1_L’inizio: a Betania, oltre il Giordano
All’età di circa trenta anni [1], Gesù lasciò Nazareth, “un oscuro villaggio della Galilea” [2]. Pochi mesi dopo sarebbe stato crocefisso a Gerusalemme. Da Nazareth, in cui era vissuto tutto quel tempo, era uscito presumibilmente [3] , come ogni altro ebreo, alcune volte per andare a Gerusalemme per celebrare la Pasqua. Partiva per essere battezzato da…