Categoria: Sezione 2: Gesù di Nazareth
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Antropologia del cristianesimo: Sezione 2, Gesù di Nazareth_Premessa
Non c’è un solo episodio della vita di Gesù che sia stato riportato dai Vangeli “allo stesso modo”. Dalla nascita, alla famiglia, al battesimo, alla predicazione fino al processo, alla crocefissione e alla morte, tutto è narrato con vistose varianti che ne inficiano “la storicità”. Senza dimenticare che alcuni dei fatti raccontati dagli evangelisti e…
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Antropologia del cristianesimo: Sezione 2, capitolo 2_È fuori di sé
La natura della conflittualità che si determinò nella famiglia di Gesù in occasione di questo viaggio è particolare. I problemi furono squisitamente religiosi e conseguenti al fatto che le decisioni di Gesù avrebbero finito per sconvolgere l’esistenza dei suoi consanguinei [1]. Gesù, infatti, partì da Nazareth non come un cercatore di verità. Quando lasciò la famiglia, il suo…
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Antropologia del cristianesimo: Sezione 2, capitolo 1_L’inizio: a Betania, oltre il Giordano
All’età di circa trenta anni [1], Gesù lasciò Nazareth, “un oscuro villaggio della Galilea” [2]. Pochi mesi dopo sarebbe stato crocefisso a Gerusalemme. Da Nazareth, in cui era vissuto tutto quel tempo, era uscito presumibilmente [3] , come ogni altro ebreo, alcune volte per andare a Gerusalemme per celebrare la Pasqua. Partiva per essere battezzato da…
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Antropologia del cristianesimo: Sezione 2_Gesù di Nazareth_Capitolo 3: Gesù e Giovanni il battezzatore
1 – I quattro evangeli canonici[1] concordano nel decretare l’inizio dell’attività di Gesù dopo il suo battesimo nel Giordano. Le stesse fonti attestano che Gesù e Giovanni ebbero precedenti frequentazioni, in cui coltivarono identiche preoccupazioni religiose, comuni atteggiamenti di rigore morale e insieme maturarono esigenze spirituali diversamente “radicali”. Giovanni teneva in grande considerazione Gesù[2], che a…
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Antropologia del cristianesimo: Sezione 2_Gesù di Nazareth_Mosè e Gesù
Il monoteismo giudaico, passati più di mille e duecento anni subì con Gesù un cambiamento radicale e profondo e, come in tutti i grandi mutamenti, conservò una componente inevitabile di continuità con la concezione che lo precedette. In Mosè il riconoscimento di un Dio unico si affianca con l’appartenenza stessa del popolo ebraico alla divinità. Dio…