Categoria: Te nel cuore
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Rivolta
Rivolta Una croce di case, un pugno di gente, il sole di sempre e nei volti di tutti si aspetta. Si sente. Riecheggia più forte: Rivolta! La gente si serra, fugge un lamento, nessuno si muove: è l’anima stolta. Si trema di freddo e la terra è cocente. Riecheggia vicino: Rivolta! Arrivano i passi,…
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Capaneo
Primus in orbe deos fecit timor (Stazio) Scena Unica Scena nella piazza di Tebe, tra rumori di armi, che s’intercalano a preghiere, bagliori di fuoco e pianti. Visioni allucinanti. La musica, e specialmente il suono dei tamburi, deve essere confacente allo svolgimento e alle pause. Interpreti: – Coro di Tebani, fatto principalmente da voci di donne: si…
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Rimpianto dei grilli
Rimpianto dei grilli Sui muri del vecchio mulino guardavo vigilanti la tela i ragni beffardi, lunghe colonne credevamo che fossero in lutto di sagge formiche. Ora non si spiano più i buchi delle stanche lucertole. Perché piange l’assiolo nel rimpianto dei grilli? Marzo ’67 01-12-2011
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Rose
Rose Respiro un’aria ignuda tra i petali gialli del mio orto. Amai una rosa amai adorarla, dolce nel primo profumo. Amai una rosa strana nelle mani del tempo. Amai la rosa d’altri colli. Odorai (è un anno) un profumo virgineo. Nelle mani ho segni di spine, il crepitìo delle foglie. Giugno ’67…
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Case
Case Ho visto dal treno case distrutte eremite sui monti e sventrate; altre case agghindate bagliori di fiori mostravano al sole: pietose contro i ruderi calmi. Ott. ’67 01-12-2011
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Lapide
Lapide Se ti diranno di questo morto i crisantemi l’han visto cantare in cielo e migrare con gli uccelli. Ott. ’67 01-12-2011
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Pensiero
Pensiero Qui c’è gente che forza le sue pietre vane contro l’acciaio fermo del Silenzio. Io sono qui come un frusciare d’ali di un cupido volar che non è niente. No, non si morde il silenzio Febbraio ’68 01-12-2011
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Soliloquio
Soliloquio (ad A.) Soliloquio di verde di caldo tranquillo a te che alla fratta venivi. Ali sonnolente cullate di luce. Riposarsi e fuggire ammirare al tuo braccio il colpo di zappa alla valle. Fu tutta un’estate. Abiteremo fra i pini per sudare ed amarci godere la terra lavare ai ruscelli. Oh donna…
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Prostitute
Prostitute Una scia. Al fetore del grande portone porporino un braciere. Ridono appollaiate gambe flaccide a scacchi. Lavorano e si stringono vecchi, pazzoidi, malati per voglia di soldi. Non hanno mai fremiti sporche di malanni e di sangue le prostitute. Là non si guardano mai gli amici. Marzo ’67 01-12-2011
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Primavera
Primavera Il vento è voce d’uomo dall’ anima straziata. Attenti tra le scorze nelle piume rigonfie stanno i passeri al fiume. Eppure è primavera. Il freddo come un ladro lascia solo visioni di nubi e di ricordi cupi. Sembro san Sebastiano d’amarezza trafitto con i giorni a morire. Le gemme…