Rivolta

Rivolta

 

Una croce di case, un pugno di gente,
il sole di sempre e nei volti
di tutti si aspetta. Si sente.
Riecheggia più forte: Rivolta!

La gente si serra, fugge un lamento,
nessuno si muove: è l’anima stolta.
Si trema di freddo e la terra è cocente.
Riecheggia vicino: Rivolta!

Arrivano i passi, arrivano stanchi,
si vedono i volti di Essi. Son sette.
E’ fisso lo sguardo. Sulle labbra, c’è anche
nel cuore, l’arsura. Son sette.

E’ tutto silenzio. Uno solo s’avanza.
La gente si serra, lo guarda smarrita.
Non parla, silenzio. S’avanza
ora la gente. Il discorso è finito.

La turba ora freme: è rimasta sconvolta.
Guarda quei sette, sicuro, ha capito:
Il tempo dei servi è finito.
Più di sette ora dicon: Rivolta!

 

Giugno ’66

 01-12-2011

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