Categoria: Andare
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Gemme
Gemme Gemiti non sparge quest’anno la gemma mattutina che bianca s’accenna. Radi s’aggruppano fiori d’erbe sconosciute. Solo increduli uccelli alzano al sole limpide e tarde preghiere. Passi indaffarati van per faccende, e il campanile stanco il tempo annota. Ancora mi chiedo se è giusta stagione di nascosti, teneri affetti. 14-03-2011
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Nettare amaro
Nettare amaro Gustate pure nettare amaro. Il vostro è un lento perire. Sollazzatevi, ebbri all’umano soffrire. L’uomo si è assiso sugli scranni perenni, conquista di Sisifo, il certo. Anche noi condannati al mutare del mondo, mutare che è dio, al lavoro, al sudore, agli inutili frutti. Però vi diciamo: Non avrete…
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Stelle
Stelle Si chinano a noi a tarda notte le stelle e vedi colli lucenti, cuspidi, case. Che sguardo piano, le luci. Vorrebbero in pace schiarirti l’anima. Rase le voci. Fuggi e copri il tuo volto rigato da rughe. Mostra il palmo nudo umiliato. Per carità: datemi un angolo buio in…
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Le parche
Le parche Non c’è altro che attendere. Ti porto insieme spossato. Atti immutati aspettano allora che tu vada via. E sia: È scaltro il destino! Non freme al tuo petulare. Le vecchie ridono e tessono ché i fili recisi siano stretti e curati nella strana unità a cui desti illusioni nel…
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Cantilena
Cantilena (a F. E. Albi) Tutti i giorni l’ho sentito quel testardo vecchio John sotto un ponte, ponte d’oro fiume amaro, note blu. Un barbone suona al vento e se parla parla dolce. Vecchio John, lascio la vita se m’inviterai da te! Corta sera: sei sparito non guardandoti nell’acqua, hai ripreso…
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Caino
Caino Prima avete annerito e pestato la mia volontà, poi mi avete rubato la terra, ancora il mio sangue, capite, il mio sangue. Avete giocato con un cuore malato, come un rifiuto in mezzo alla strada, un barattolo vuoto sonante, ammaccato. Avete finemente deciso, giorno per giorno, prepotenti su tutto curando che…
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A Michele
A Michele Non farti rubare il tempo. Lascia presto inutili e sparsi torpori. T’aspetta un piccolo antico servo dell’uomo. È stato in attesa Tu guarda negli occhi te stesso bambino. Trovalo presto e vivi per lui. 14-03-2011
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Fiume di vetro
Fiume di vetro La morte cammina nel fango alla riva del fiume. Scorrono vetri di specchi spezzati e deformano l’ora. Luccichio d’esistenze. Rido, perché non la vedo. La morte si scansa, quest’oggi: ogni tanto per fortuna si taglia. 14-03-2011
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A Tatiana
A Tatiana Ti ha portato un giorno di luglio, ingenua farfalla stizzosa. Alla culla ho appeso lo stemma che scelsi: rosso melograno, e bianco giglio allo scudo. Pòrtali con te e comprendili chiari: dipende da essi il tuo fato. A tuo padre porrai questo marchio sul cuore, alla…
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La ninfa
La ninfa Andrò a morire da solo in monti miei, immaginari, dove giocano ninfe dai denti d’avorio; i capelli fluenti, neri, confusi. Hanno gli occhi sperduti colpiti da vite deluse: tentano amori appaganti. E le guardo nel calmo riposo il viso porgendo a carezze zeffìree, che diedi e non ebbi. Peccato. Gli…