Primavera
Il vento
è voce d’uomo
dall’anima straziata.
Attenti tra le scorze
nelle piume rigonfie
stanno i passeri al fiume.
Eppure
è primavera.
Il freddo come un ladro
lascia solo visioni
di nubi e di ricordi
cupi.
Sembro san Sebastiano
d’amarezza trafitto
con i giorni a morire.
Le gemme variopinte
sono strette a sentire
tra un volo o una luce
questo teso annunciare
la pioggia. Poi tuona.
01-11-2011
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