Ombra
Se passo,
l’ombra guardi, fuggente,
con astio e rancore.
Sono stanco di sciocche, dementi
ragioni. Di ridicoli fatti.
Non ricordi le mosse idiote che feci
restandoti addosso.
Non dicono nulla i miei occhi:
straniti, ma rari una volta.
Portano cibi alla bocca
affrettàti, le mani: poi
mete ti danno incomprese
per odi e taciute vergogne.
I passi vanno lontani
e quando vorrai,
tenace lamento, tant’ombra,
a fermarti saranno il sarcasmo
ed una roboante risata,
là dalla Rupe.
14-03-2011
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