Napoli
Napoli cara,
non capiscono niente!
Accetta la sfida, sei bella,
bambina sporca di giochi, dagli occhi
sempre innocenti!
I tuoi scugnizzi cresciuti
anzi tempo,
gli operai della mente
briosa, dilagano,
ma non hanno salario.
Ai guappi appartieni
proletari di razza
e pur generosi.
Che non tacciano mai
chitarre, mandolini e tamburi!
e le tarantelle salaci
che visceri infiammano
spazzando malanni e pensieri.
Sul tuo vagare
c’è ancora un Vesuvio,
che sfidi costruendoci addosso,
città contaballe!
Tu non portasti divise
nelle cinque giornate
e tante adesso ne vedi.
Sii fiera,
tu sai,
passerà ‘sta nuttata!
14-03-2011
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