Lineamenti di Antropologia Analitica: Unicità e interesse generale

Unicità e interesse generale

 

1 – Eccellere
L’Unico è tale perché inevitabilmente stabilisce una diversità, una “barriera”, fra sé e gli altri.

Dobbiamo dunque verificare che l’essere “gli altri con gli altri”, non sia d’ostacolo al proprio esistere e debba anzi promuovere il nostro operare.

L’uomo nuovo è colui che comprende quale beneficio comporti l’essere libero e diverso in una società che favorisca il merito e rimuova gli ostacoli per arricchirsi di eccellenze.

Questa società diventerà Stato nella misura in cui farà valere il criterio che uno può e deve stare più in alto quanto più è alto lo scopo del suo operare e che ciò che prova “l’eccellenza” è soltanto “l’opera eccezionale”. Una società che non si pone il compito di favorire gli uomini eccezionali rinuncia ad avere cose eccezionali.

 

2 – I Gradi lineari e i Gradi circolari
Tra Gradi e gerarchia naturale esiste una differenza notevole, anche se in pratica hanno un particolare modo di intersecarsi.

La gerarchia ha due significati:

  1. a) il primo, per cui all’interno di una produzione si creano sempre profili di capacità scarsa e profili di capacità massima;
  2. b) il secondo, per cui un ruolo di merito in un particolare esercizio quasi mai implica un analogo ruolo in un altro esercizio.

La prima è esprimibile come gerarchia lineare ed è utile per l’indicazione di massima che dà ai fruitori: esempio, un medico specialista è chiaramente da preferire ad un medico generico.

La seconda si può definire come gerarchia circolare: un medico primario è, probabilmente, un pessimo calzolaio.

Queste due distinzioni sono facilmente accettate da qualsiasi tipo di società, ma difficilmente praticate nelle estreme conseguenze.

 

3 – Gli intoccabili
Esistono delle esistenze in sé, noumeniche, derivanti da una natura deficitaria e che proliferano in una società falsamente democratica.

Essi sono “la penuria dello Spirito”, lo spirito alienato nell’orizzonte quotidiano, nel semplice tornaconto, vegetanti in un ottuso e problematico guadagno, che è un vuoto spreco di energia e di esistenza. Essi sono “i mattoni” di ogni totalitarismo.

In relazione ad essi si comprende realmente il significato dello Stato e delle leggi, poiché è proprio lo Stato con le sue leggi che stabilisce in quale posizione debbano collocarsi per non nuocere a sé e agli altri.

 

19-04-2011

 

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