Il vecchio cimitero
Nel vecchio cimitero,
cercavo la pace,
seduto tranquillo
per l’erta
scalinata,
al cospetto di Dio.
Con spruzzi di terra
tra alti cipressi
tombe di marmo, cappelle sfinite,
morti avvolti di terra
che hanno un numero
e basta.
E aria e silenzio.
Il nuovo,
costipato ed in coma,
sembra il riso
di un matto
maligno.
La chiesa
alla moda,
non manda sospiri,
e respinge la vista.
La voce del pianto,
urlo stridente;
la prostituta ubriaca;
la luce secca
d’un povero affamato.
Tu che vieni,
mormorio di un pazzo,
col cappotto d’estate
e il passo spezzato
da preci e da croci
che strane stampi sul petto,
sei un vecchio
che vive la morte.
Che sto a pensare
qui
per queste stradine
di questo cimitero
che non ha cipressi?
I miei morti
è bene
averli nel cuore,
nel vecchio cimitero.
14-03-2011
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