Il sapiente

Il sapiente

 

Se sapessi contare

quante gocce ha questa pioggia

o quante foglie hanno gli alberi

 

che coronano Santa Lucerna,

 

nulla

 

saprei.

 

 

A me occorre capire

 

perché tace il pulsare,

 

che è così come ieri,

 

notte senza lanterna

 

che abbuia senza clamore;

 

la fila interrotta, cadente

 

nella terra spietata che attende

 

il suo pasto, pur essa costretta

 

a pagarsi la forza vitale.

 

 

Ma, via, sorgeremo!

 

 

E allora perché farci perire?

 

 

Giocare

 

per un dio nauseato.

 

14-03-2011

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *