Fratello

Fratello

 

La sera allibita da tanto silenzio

cedette alla notte.

La nebbia spaziava

cupa

sulla neve pallida,

secca.

 

Porte già mute,

lapidi lievi

ai fiochi lampioni.

 

Su questo macigno annunciato,

senza te, piansi, fratello.

 

*

 

Non ho confidato che tu avessi battuto

l’ignobile male maligno,

questo sguardo mancato di Dio.

 

Con occhi limpidi e ciechi,

le inservibili mani, le gambe

indecise,

guerreggiavi indomabile,

arso

di ore e famiglia.

 

*

 

La morte diventa banale

se è un cane randagio

affamato.

 

Riposi, ora sì che riposi

senza dolore, senza parole,

spogliando l’eterno,

fratello.

 

23-02-2011

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