Fine d’anno con te
Fine d’anno.
Anime querelanti
a fine d’anno.
Scoppiano cuori
petardi e bicchieri
ma hanno il tonfo che ieri
avevano i sassi nell’acqua,
li lasciavo cadere
con mano contratta.
Questa è una morta
con una crosta di pane
un bicchiere senz’acqua
un freddo braciere;
i nipoti litigheranno la roba
raccolta a morsi di fame.
Questo è un uomo
caduto dinanzi la casa;
l’attorna una donna
anch’essa caduta;
più in là un’altra è caduta.
Lavorare e cadere
Soffrire e cadere
pensare e morire
girare e morire.
Vedersi
cadere e morire
afferrarsi a tant’ombre
e che hanno le mani cadute.
Pensare e soffrire
vedersi
cadere e morire.
Guardare
una chitarra che è muta,
tante cose lasciate per caso
di sghembo, diritte.
coperte di polvere e d’anni
lasciati per caso.
Tante cose
che si spaccano in aria:
vestite a mortorio
che vanno su e giù per la mente
perché sei lontana.
Cara
lasciamoci soli
su questa terra forte
forte della sua rozzezza
a germogliarci!
Dalle tue fronde
potrei dormire tanto
con la mia ombra.
Edera e tronco.
Sarò tuo manto d’inverno
foglie in autunno
saremo verde col sole
fermi tra cielo e terra.
Sogni d’un’edera viva?
Cadere e morire.
A me dolce
dal ramo che ricorda la stretta
tenace e amorosa.
A te dolce
se sarò a placarti
l’urto alla terra.
Edera e tronco.
Son solo, son solo.
Stasera al tuo posto
non stringo che il vento.
Amor
nella mente risento
un tonfo imbecille
d’un sasso nell’acqua!
Anno che muore con te
che viene con te.
Vita che muore con te
che viene con te.
Genn. ’68
01-12-2011
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