Domani

Domani

 

Troverai a volte in quel vuoto,

un sospiro, un gesto, una voce

che una raffica sparge confusi.

È la talpa che scava del tempo.

 

Tu l’attacchi con vane parole,

peregrina signora del vento,

e non vedi lo sguardo di Dio

che non sempre t’avvolge e ti cura.

 

Tra la lingua i chiari sapori

che mi posi, tu trottola e donna,

su messaggi intrisi d’aiuto:

sono quello che tu chiami amore.

 

Poi mi tocca ancora pensare

vaghe storie di gente che attende.

 

Resta sempre indeciso il destino!

 

C’è il ghigno

e il tormento di sempre.

 

01-11-2011

 

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