Di sera
Ho portato i pensieri
a cantare
di vari futuri le nenie.
Ma, sei tu
che mi parli e cammini
che vivi e m’ incontri
o sei fumo?
Da un’immensa tristezza ti guardo
o dal riso di chi non ha niente
e riafferma soltanto:
destini
Poi riparto su venti
che inseguono
eterni
l’innata amarezza
del nulla.
E dunque
ti ascolto e ti ignoro
andando a pagar la giornata.
Diversa è comunque
la sera,
che ascolta,
che stronca, pensieri
e lamenti
e riannoda immutate
follie.
01-11-2011
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