Frammenti di Eraclito
Peri fusewV
FRAMMENTI di Eraclito di Efeso
Traduzione dal greco di Raffaele Paolo Saccomanno
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SEZIONE A
IL RELATIVISMO ONTICO [61] Il mare ha acqua pura e malefica, gradevole e salutare per i pesci, imbevibile e mortifera per gli uomini. [12] Su coloro che entrano negli stessi fiumi, nuove e sempre nuove scorrono le acque.
[124] Il più bell’ordinamento del mondo non è che un mucchio di rifiuti sparsi a caso.
[13] [37] I porci trovano godimento nel fango più che nell’acqua pulita.
[98] Le anime hanno nell’Ade l’odorato.
L’EMPIETA’
[97] I cani abbaiano contro chi ad essi è sconosciuto.
[19] Costoro non sanno né ascoltare né parlare.
[110] Per gli uomini non è cosa buona ottenere tutto ciò che desiderano.
[20] Essendo nati, vogliono fortemente vivere ed avere destini di morte e vanno al riposo lasciando figli perché si compiano altri destini di morte.
[14] L’iniziazione ai misteri, in uso fra gli uomini, è pratica sacrilega.
[125a] Possa la ricchezza non venirvi meno, o Efesini, perché possiate (senza più dubbi) mostrare d’essere dei poveri miserabili.
[5] Si purificano lordandosi con altro sangue, come chi, messo un piede nel fango col fango si volesse ripulire. A chi lo osservasse non potrebbe che apparire un balordo. E poi essi rivolgono preghiere a queste statue, al pari di uno che si mettesse a conversare insanamente con i muri delle case. Essi non sanno proprio chi siano gli dei e gli eroi.
[71] E c’è chi dimentica dove conduca la via.
[72] (Gli uomini) discutono contro Chi sta con essi in continua relazione; così a loro appaiono estranee proprio le cose in cui s’imbattono quotidianamente.
[90] Le cose si scambiano col fuoco e il fuoco con le cose nella stessa maniera in cui si acquistano i beni con l’oro e l’oro è nei beni acquistati.
[73] Non si deve agire e parlare come dormienti. [74] [Né come ci è stato tramandato] ed essere solo figli dei propri genitori.
[55] Le cose che vedo, ascolto e percepisco, queste io prediligo.
[107] Cattivi testimoni sono per gli uomini gli occhi e le orecchie, se hanno un’anima imbarbarita che non ne intende il linguaggio.
[101a] Gli occhi sono testimoni più sicuri delle orecchie.
[34] Quelli che ascoltano senza comprendere somigliano a sordi. Ad essi è riferibile il detto “presenti sono assenti”.
[7] Se le cose divenissero fumo, le narici potrebbero annusarle distintamente.
[75] Anche i dormienti operano e partecipano agli avvenimenti del mondo.
[4] Se la felicità si trovasse nei piaceri del corpo, dovremmo dire felici i buoi quando trovano veccia da mangiare.
[9] Gli asini preferirebbero il fieno all’oro. [15] Se non fosse che fanno processioni per Dioniso, cantando inni al sesso, turpi azioni compirebbero. E non comprendono che Ade, (*dio della morte) è lo stesso Dioniso per cui delirano e fanno orge.
[68][69] Come si fa a chiamare “rimedi” queste processioni e questi canti fàllici?
[17] La maggioranza degli uomini non comprende le cose in cui s’imbatte, né capisce quanto intorno si è appreso, ma le pensano come a loro pare.
[46] La presunzione è un’epilessia, *morbo sacro.
[95][109] L’idiozia è meglio occultarla.
[52] Gli avvenimenti di un’epoca sono come giochi di ragazzi, di fanciulli che muovono pedine: regno di ragazzi!
[70] Le opinioni umane sono come i giocattoli per i bambini.
[79] L’uomo è sciocco davanti a Dio, come i bambini di fronte agli adulti.
[82][83] Dio sta all’uomo, come l’uomo sta alla scimmia, per sapienza, bellezza e ogni altra cosa.
[112] Essere virtuosi e saggi è il valore più alto; e saggio è dire cose vere ed agire secondo natura, coscientemente.
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I FABBRICANTI DI MENZOGNE
[81] Pitagora, capostipite di ingannatori.
[129] Pitagora, figlio di Mnesarco, si è votato alla ricerca più di tutti gli altri uomini e scegliendo fra i suoi scritti si procurò una propria saggezza: semplice erudizione e meschino artificio.
[28] L’uomo che i Greci tengono in grande considerazione, non conosce altro che fantasie che sono anche il suo patrimonio. La Giustizia sentenzierà la cattura dei fabbricanti di menzogna e dei loro testimoni.
[57] [106] Esiodo maestro di moltissimi dicono che sapesse moltissime cose, eppure nulla sapeva del giorno e dell’oscurità della notte: che erano un unico fatto.
[58] I medici amputando e cauterizzando [tormentando in ogni modo e malamente i malati] si lamentano di non ricevere compensi adeguati, loro che hanno prodotto le malattie che poi curano.
[105] Omero è un astrologo.
[42] Omero merita di essere espulso dalle gare e bastonato e la stessa cosa per Archiloco.
[40] Imparare ogni sorta di cose non rende intelligenti; altrimenti lo sarebbero stati Esiodo, Pitagora, Senofane e pure Ecateo.
[56] Gli uomini si ingannano proprio sulle cose più evidenti, così come ha fatto Omero, che pure era considerato il più saggio dei Greci; tanto che fu beffeggiato da ragazzi che uccidevano pidocchi e gli chiesero: “Lasciamo ciò che siamo riusciti a vedere e a prendere, mentre portiamo con noi ciò che non siamo riusciti né a vedere né a prendere”.
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SEZIONE B
L’UNITA’ ONTOLOGICA
30 – Questo Cosmo, che è qui e che è lo stesso ovunque, non è stato fatto né da dei né da uomini, ma fu sempre, è e sarà fuoco sempre vivente, che divampa ciclicamente e ciclicamente si spegne.
[62] [77] Gli immortali sono mortali ed i mortali immortali, quelli vivono la morte degli altri, e gli altri muoiono la vita di quelli.
[50] Non date ascolto a me, ma al Logos. È saggio convenire che tutte le cose sono Uno.
[89] Per chi è sveglio il Cosmos è uno e comune.
[10] Rapporti: ciò che è intero e ciò che non è intero; ciò che è messo insieme e ciò che viene diviso; ciò che è intonato e ciò che è stonato: da tutte le cose l’Uno e dall’Uno tutte le cose.
LA COINCIDENTIA OPPOSITORUM
[91] Nello stesso fiume non si può entrare due volte.
[49a] Negli stessi fiumi stiamo dentro e non stiamo, ci siamo e non ci siamo.
[60] La via che sale e che scende è unica e uguale.
[6] Il sole ogni giorno è nuovo e sempre nuovo domani.
[8][51] Gli uomini non comprendono che ciò che diverge, con se stesso converge. Elementi divergenti stanno in armonia, come nell’arco e nella lira.
[48] L’etimo dell’arco è “vita”, ma il suo uso è morte.
[59] Il rullo del cardatore con lo stesso movimento fa il diritto e il curvo.
[1o3] In una circonferenza ogni punto è inizio e fine.
[111] È la malattia che rende godibile e buona la salute, così come la fame la sazietà e la stanchezza il riposo.
[126] Ciò che è freddo si riscalda e ciò che è caldo si raffredda nella stessa maniera in cui ciò che è umido si asciuga e ciò che è asciutto diventa bagnato.
[88] Una stessa cosa, sia dentro che fuori di noi, è viva e morta nello stesso tempo, sveglia e dormiente, giovane e anziana, perché l’una si tramuta nell’altra con alternanza reciproca.
I MIGLIORI – I SIGNORI
[11] Tutti quelli che arrancano, pascolano a colpi di sferza.
[104] Che intelligenza e che mente hanno? Credono ai cantastorie e fanno maestra la folla, senza sapere che “la maggioranza è cattiva e solo i pochi buoni”.
[49] È per me come diecimila l’aristos (*signore, uomo migliore in virtù).
[33] Legge è anche obbedire alla volontà di uno solo.
[29] I Migliori una sola cosa a tutte preferiscono: la gloria perenne contro gli onori che non durano; ma i molti s’ingozzano come bestie.
[24] Ai caduti in guerra rendono onore uomini e dei.
[25] Eccelsa sorte attende chi muore egregiamente.
[43] La violenza (*di massa) va spenta con più cura di un incendio.
[84b] È duro faticare ed essere governati sempre dagli stessi padroni.
[84a] Nel cambiamento c’è riposo. [44] Occorre che il Popolo difenda la legge come le mura (*della città).
[121] Gli anziani tra gli Efesini farebbero bene ad impiccarsi e lasciare ai ragazzi la città, loro che hanno bandito Ermodoro, il più capace di loro, dicendo: “Che nessuno di noi sia il più capace (*superiore), che lo sia altrove e per altri”.
[119] La parte più nascosta (*il demone) degli uomini è la loro indole.
[125] Anche la sacra bevanda, detta ciceone, va in malora se non viene mescolata.
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SEZIONE C
IL LOGOS OVVERO DELL’ASSOLUTO [1] Non intendono gli uomini proprio questo Dio (*Logos), che sta sempre davanti a loro, sia prima d’averlo udito sia dopo averlo ascoltato. E tuttavia ogni cosa vive e passa non diversamente da come deve essere, a causa di Dio. Essi si comportano come se non ne avessero esperienza alcuna, loro che pur s’imbattono in parole e in opere, quali io sto esponendo, analizzando ogni cosa secondo specificità e fondamento. Altri uomini, come non ricordano i sogni una volta svegli, così, svegli, vivono come se dormissero.
[54] L’Unità pur non evidente è superiore all’evidente.
32 – Chi è unico e solo Sapiente vuole e non vuole essere chiamato Dio.
[102] Per Dio tutte le cose sono buone e giuste, agli uomini le une sembrano giuste, le altre ingiuste.
[67] Dio è giorno e notte, inverno ed estate, guerra e pace, fame e sazietà. Se prende nomi diversi, lo fa come il fuoco quando, mescolato a spezie, prende nome dall’aroma di esse.
[16] Chi potrebbe sfuggire a Quel che mai tramonta?
L’IO E L’ANIMA
[2] Si deve seguire ciò che è presente in tutti. Presente è il Logos. E pur presente in tutti, la maggior parte degli uomini vive secondo un suo particolare intendimento.
[92] La Sibilla con voce delirante parla di cose cupe, senza ornamento e senza profumo.
[108] Di quanti ho ascoltato nessuno è giunto a questa conclusione: che è saggio chi si distacca da tutte le cose.
[101][116] Ho cercato nel profondo di me stesso.
[41] Così è il Sapiente: portare a concetto Colui che governa tutte le cose attraverso tutte le cose.
[21] Quanto ci appare da svegli è morte e ciò che vediamo dormendo è vita.
[47] Non limitiamoci a facili conclusioni sulle massime cose.
[22] I cercatori d’oro scavano molta terra e ne trovano poco.
[26] Nelle tenebre della notte un uomo accosta una luce ai suoi occhi chiusi e da vivo s’accosta a esseri morti. Sveglio tocca il dormiente.
[27] Per gli uomini dopo la morte c’è quanto non s’aspettano e neppure credono. [35] Occorre, infatti, che i Filosofi siano accorti osservatori di tante e tante cose.
[45] Per quando tu voglia camminare e pur percorrendo ogni sentiero, non troverai mai i confini dell’anima tanto è profondo il suo logos.
[67a] Come un ragno, lavorando la tela, avverte subito quando una mosca guasta un filo e velocemente accorre, quasi dolendosi della recisione, così l’anima umana nella parte corporea dolente si reca quasi infastidita dalla lesione del corpo, cui è unita saldamente e per una precisa ragione.
[85] È duro combattere contro i desideri che abitano nel cuore, giacché esso compra ciò che desidera a prezzo dell’anima.
[115] L’anima ha una ragione che si accresce da sé.
[118] L’anima tersa e (di poche parole), come raggio chiaro, è la più saggia e migliore.
[117] Un uomo ubriaco barcolla e si fa condurre a casa da un fanciullo imberbe, senza capire dove va, perché anche la sua anima si è inumidita (*con il liquore).
CONOSCENZA DEL LOGOS [65] C’è bisogno (di Dio) ed esserne sazi.
[47] Non parliamo scioccamente di ciò che è massimo.
[87] Chi stupidamente ha sempre ripetuto rimane sconvolto da nuovi insegnamenti.
[18] Se non ti aspetti l’inaspettato non lo troverai, poiché esso non lascia traccia né varco.
[78] La natura umana non ha intuizioni, li ha invece la divina.
[93] Il Signore, il cui oracolo è a Delfi, non dichiara né nasconde, ma dà segni.
[114][113] Se si vuole affermare qualcosa di sensato occorre fortificarsi con ciò che è presente in tutte le cose, così come una città che ubbidisce ad un’unica legge, anzi con maggiore decisione. (Infatti) il senso delle leggi umane trova alimento nell’unicità della Legge Divina; questa può tanto quanto vuole ed è riferimento per tutto il legiferare umano e comunque (sempre) sopravanza a tutte.
[64] Il fulmine (di Giove) governa tutto.
[23] Neppure saprebbero il nome Giustizia, se non accadessero simili cose.
[66] Dal momento che il Fuoco sostiene tutte le cose, avvolgendole improvvisamente, le giudicherà e sentenzierà la condanna.
[53] Pòlemos [*la guerra] è padre di tutto e re di tutti: alcuni fa divinità, altri uomini; alcuni liberi, altri schiavi.
[80] Occorre sapere che Pòlemos è in tutto e la giustizia è scontro e tutto accade secondo scontro e necessità.
[63] Davanti [al Logos] alcuni diventano vigili guardiani di vivi e di morti.
[96] I morti si devono buttare via più dello sterco.
[94] Il sole mai si porterà oltre il suo spazio, altrimenti le Erinni, ministri della Giustizia, lo colpirebbero.
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SEZIONE D
LA NATURA
[123] Il fondamento delle cose (fùsis) ama nascondersi.
[3] Il sole è ampio come un piede umano (per chi lo osserva disteso).
[99] Se non ci fosse il sole tutti gli astri piomberebbero in una notte perpetua.
[100] Le stagioni recano tutte le cose.
[A 13] Il Grande anno è di diecimilaottocento anni solari.
[I20] I limiti dell’aurora (est) e della sera (ovest) sono dati dall’Orsa (nord) e contro l’Orsa il limite è il brillante Giove.
[31a] Mutazioni del Fuoco: dapprima il mare; metà del mare è terra e l’altra metà è magma.
[31b] La terra è liquida quanto il mare, mantenendo la stessa quantità di prima, già prima di diventare terra.
[36] Per le anime è morte diventare acqua, per l’acqua è morte diventare terra, ma dalla terra proviene l’acqua e dall’acqua l’anima.
[76] Il fuoco si tramuta, morendo, in aria e l’aria si trasforma in acqua e questa si dissolve in terra.
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Note
Ho proposto una traduzione ragionata dei frammenti di Eraclito. In alcuni casi, quando non nuoce alla comprensione, ho cercato di mantenere l’andamento poematico originario.
La numerazione è secondo Diels-Kranz, che censiscono complessivamente più di 130 frammenti.
21-02-2011
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